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SESTA MISSIONE 6-28 " Elemento Sorpresa" di Ivana Minati |
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======================================= "Sto solo provando a capire e posso chiedere solo a te un riscontro scientifico di una teoria." "Ti ho già detto che il Dna di quello che noi conoscevamo come Rusca non può appartenere ad un umanoide dei nostri tempi... credimi quando ti dico che sto anche sbilanciandomi troppo parlandoti di questo, si "Stai comunque parlando con un ufficiale di questa nave Elisabeth, se ti mette in imbarazzo ti do la mia parola che il nostro piccolo "scambio" rimarrà fra noi, voglio sapere solo cosa lo rende questo dna diverso, spiegamelo come se fossi un'allieva alle prime armi, io ho una preparazione medica minima." Da quasi mezz'ora nell'infermeria Kublik e la dottoressa discutevano dei recenti sviluppi sull'identità effettiva di Rusca con sempre crescente impazienza della Stern che riteneva una perdita di tempo reiterare verbalmente le proprie scoperte invece che continuare uno studio approfondito per avallarle. "Beh! vediamo.... un umano ha dodici filamenti di DNA funzionanti. Il consigliere non era affatto soddisfatta delle risposte, avrebbe di certo voluto evitare di fare altre domande visto l'umore nero della Stern, ma... " … visti gli studi evoluzionistici del passato, riterresti possibile, che in un remoto futuro, quel dna potrà appartenere alla razza umana?" La Kublik esprimeva in maniera dozzinale un processo strutturale/biologico talmente complesso da rendere difficile spiegare che la possibilità ovviamente esisteva ma era così remota da essere improbabile soprattutto da provare, non ritenendolo rilevante rispose con altrettanta semplicità. "Si è possibile, proprio per questo mi sono sbilanciata sull'eventualità con Kiron; non ho però in nessun modo implicato che potesse essere umano." Finalmente, apparentemente soddisfatta Kublik ringraziò del tempo accordatogli e si congedò; poco prima di uscire dall'infermeria però fu richiamata dal dottore "Posso chiederti cosa intendi fare di tutta questa speculazione?" "Ufficialmente? Niente! volevo essere aggiornata; da quando è iniziata questa malaugurata vicenda, i rapporti si susseguono in ogni ufficio ed in ogni alloggio tranne il mio, pochi hanno il tempo di parlarmi ed il capitano non mi ordini da eseguire." Notando una nota amara nelle constatazioni del Consigliere la Stern, corresse il colpo, più per non dare adito ad altri malumori di uscire dalla sua infermeria che per educazione. "Erjn, lo sai meglio di me che il pericolo in queste circostanze impone una reazione logistica, a me e a te corrisponde la parte peggiore:" raccogliere i pezzi". Fra qualche giorno vorrai essere lasciata in pace vedrai." "Mi conosci più di quanto credi." "Ti farò una confidenza, ovviamente... ufficiosa: non credo che ci sia nulla di casuale nel fatto che all'improvviso, emerga una nuova razza di cui non si ha nessun riscontro e che decida di impadronirsi del Infastidita ed anche un po’ preoccupata dalle implicazioni di quelle parole, la Stern voleva solo tornare quanto prima al suo lavoro; il consigliere era particolarmente innervosito dal fatto di essere stata "Lo accetteresti un consiglio Erjn?" "Sempre!" Rispose con ironia, forse anche un medico poteva fare il suo mestiere. "Non cercare competenze; per il momento stattene tranquilla, lo dico perché ho la sensazione che non ti senta apprezzata, capita a chiunque; ma per le diversioni psicologiche avrai da riempire un'infinità di rapporti dopo, neanche io conosco tutti i particolari, ma se facciamo una mossa sbagliata, non basterà uscire tutti interi da questo sistema: sarà la testa del capitano insieme alle nostre a rotolare davanti l'ammiragliato. "Mi fai sembrare come una bambina che non ha ottenuto il ruolo da protagonista nella recita di classe"; senza attendere risposta prese risolutamente la porta non volendo distogliere ulteriormente la collega dal suo lavoro. Niente luce... questo era irritante! Tentò di nuovo e stavolta la sua voce venne soffocata ad una deflagrazione assordante. ==================================== |
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